Itinerari

Vibo Valentia Marina

In località Trainiti poco distante dalla vicina Portosalvo, in un’insenatura sorgevano già nel neolitico degli approdi per il commercio dell’ossidiana, con la colonizzazione greca nello stesso posto, verrà costruito il porto di Hipponion, fra il 294a.C. e il 289 a.C. esso sarà rafforzarto da Agatocle che aveva conquistato la polis.

In epoca romana, il porto ulteriormente ingrandito è utilizzato come base navale durante le guerre puniche, macedoniche e le guerre civili. Nel VI -VII secolo era ancora attivo come testimoniano le lettere di San Gregorio Magno al vescovo di Vibona. Attualmente in località Trainiti sono visibili a pelo d’acqua i resti dell’antico porto, in particolare l’antemurale che si protende per circa 500m dalla costa.

Nell’attuale abitato di Vibo Marina invece, era presente un attracco minore, con un insediamento. L’abitato del porto smette di essere frequentato nel VII secolo, la vita riprenderà nell’XI con i Normanni… Continua

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Il castello di Bivona (VV)

Il paesaggio in cui è inserito il castello di Bivona è, oggi fortemente alterato dalla presenza di insediamenti industriali. Il castello è a pianta regolare con il perimetro esterno lievemente trapezoidale e torri cilindriche prive di scarpa sporgenti agli angoli.

I muri di cortina sono dotati di scarpa, sopra la quale si aprono aperture di diverso tipo poste anche ad altezza diversa. Le torri si conservano in buono stato eccetto quella Nord quasi del tutto crollata.

All’interno si eleva un fabbricato rettangolare a due piani di cui rimangono solo alcune parti. Il rifornimento idrico era forse, in origine, assicurato da cisterne. Il castello venne utilizzato per tutto il Quattrocento come struttura fortificata… Continua

Pizzo Calabro (VV)

Il castello Murat di Pizzo Calabro fu costruito nel 1492 per volere di Ferdinando I d’Aragona re di Spagna, che in quell’anno sposò Isabella di Castiglia unificando sotto di sé tutta la Penisola Iberica.

Si tratta di una struttura imponente dalle mura particolarmente spesse in perfetto stato di conservazione, a prescindere dalle numerose opere di restauro e recupero cui la Fortezza è andata incontro: a parte le casematte e i parapetti del piano superiore, infatti, il resto della costruzione è rimasto integro nel tempo, segno evidente di un lavoro particolarmente accurato… Continua

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Lago dell’Angitola (VV)

L’oasi naturalistica del lago dell’Angitola , con una superficie di 987 S(ha)) è una delle riserve più importanti del mediterraneo.

Il lago fu creato artificialmente nel 1966 sul vecchio alveo del fiume Angitola, che nasce a Capistrano, dal Reschia, proveniente da S. Nicola e dal torrente Nia, che attraversa Maierato. Situato nel territorio di Maierato, lungo il corso del fiume Angitola, il lago si trova all’estremità meridionale della Piana di Sant’ Eufemia.

Il territorio dell’oasi ricade, nei comuni di Francavilla Angitola, Maierato, Monterosso Calabro, Pizzo Calabro e Polia. Fu vincolato come oasi con D.P.G.R. n. 557 del 12/05/1975. Attualmente la gestione dell’oasi è affidata al WWF Italia… Continua

Museo Archeologico Capialbi ( Vibo Valentia)

Il Museo Archeologico “V. Capialbi” si pone come un organismo flessibile capace di comunicare con l’esterno attraverso un linguaggio semplice e percepibile; un’istituzione aperta che interagisce con il pubblico e con il territorio, mediante una costante attività di formazione culturale.

Il nucleo originario del museo, oltre ai reperti provenienti dagli scavi effettuati nella città, comprende anche elementi delle collezioni private.

L’esposizione è proposta in modo da offrire al pubblico elementi per la conoscenza della cultura e della storia della città a cui il museo appartiene, mediante l’osservazione dei reperti rinvenuti nelle indagini archeologiche.

L’allestimento si snoda attraverso le sale del Castello Svevo – Normanno seguendo una distinzione cronologica e per zone di provenienza… Continua

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Serra San Bruno (VV)

Le prime abitazioni di quello che sarebbe divenuto il paese furono costruite per ospitare gli operai che lavoravano per i monaci della certosa di Santo Stefano e per l’eremo di Santa Maria per volere del fondatore, San Bruno, il quale aveva ottenuto dal conte normanno Ruggero d’Altavilla il terreno per le sue fondazioni monastiche.

La presenza della Certosa ha enormemente influenzato lo sviluppo architettonico del paese, infatti era ben nota la presenza di artigiani, artisti del legno, fabbri e decoratori… Continua

Soriano Calabro (VV)

Le origini del paese si legano alla fondazione del convento dei padri domenicani, avvenuta nel 1510: distrutto dal terremoto del 1659, il complesso conventuale venne ricostruito in forme monumentali dal domenicano bolognese padre Bonaventura Presti.

In età barocca, questo convento diventerà uno dei più ricchi e famosi conventi domenicani d’Europa ed uno dei santuari più frequentati dell’Italia meridionale: alla metà del Settecento, il viaggiatore britannico Henry Swinburne annotava che circa 1500 donne presunte indemoniate si recavano annualmente in pellegrinaggio a Soriano.

Il convento venne raso al suolo dal terremoto del 1783, la devastante scossa dell’undicesimo grado della scala Mercalli che ebbe il proprio epicentro in una vastissima area inclusa tra Soriano, Polistenae Borgia: il convento poté essere ricostruito, più modestamente, in un’area dell’antico edificio solo all’inizio dell’Ottocento… Continua

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